SVETLANA ZAKHAROVA in AUB/ARCIMBOLDI

Si apre il sipario e sul maestoso palco del Teatro degli Arcimboldi appaiono i volti emozionati e quasi increduli di tutti gli allievi dell’Accademia Ucraina di Balletto. E’ il 24 novembre 2021 e seduta in platea c’è solo una persona: Svetlana Zakharova. E’ uno di quei momenti che la direzione, i docenti, lo staff, ma soprattutto tutti gli studenti non dimenticheranno mai.  In un periodo ancora così incerto, pieno di difficoltà e di dubbi riuscire ad organizzare un evento di questa portata ha ridato fiducia, gioia e grande soddisfazione a tutti gli allievi che hanno avuto l’onore di esibirsi davanti a colei che è l’icona per eccellenza della danza classica.

Entrando nella sala vuota del Teatro degli Arcimboldi le sue parole hanno lasciato tutti esterefatti: “Sono quasi imbarazzata. Tutto questo è solo per me?” Impossibile pensare tanta umiltà da parte di una ballerina che ad oggi viene considerata la numero uno al mondo. Nel silenzio quasi religioso di quella platea si è voluta sedere non troppo distante dal palco e ha osservato con attenzione l’open class che gli allievi hanno preparato in suo onore. E lo ha fatto accomodandosi su un bracciolo tra due poltroncine per poter vedere meglio. Per 45 minuti, accompagnati dalle note magistralmente suonate al pianoforte del maestro Aleksei Boronovski, si sono succeduti vari esercizi eseguiti da tutti i corsi, dai più piccoli ai più grandi, dalla sbarra al centro fino ad arrivare ai virtuosismi degli allievi delle classi del settimo e ottavo anno per poi rientrare in scena tutti per un saluto finale. Svetlana Zakharova è stata accolta sul palco dove è stata circondata dallo stupore e dalla meraviglia di tutti gli allievi che le hanno fatto diverse domande. E con la generosità che contraddistingue solo i grandi artisti ha dato consigli, suggerimenti, correzioni, ancora stupita del fatto che fosse stato organizzato tutto solo ed unicamente per lei.

Il nostro grazie più profondo a questa ballerina che unisce in se’ eleganza, bellezza, umiltà e grandezza e che ha deciso di dedicarci il suo tempo in un pomeriggio che difficilmente dimenticheremo. Voglio riportare delle parole scritte su di lei che non potrebbero meglio descriverla:

“Eh niente, nonostante tutto…vederla mi fa ancora tremare le gambe! Come un teenager.. Svetlana Zakharova, porta le sembianze su di sé della grande Russia: la tensione muscolare evidente sulle braccia esili e bianchissime si snoda lungo una bellissima schiena, gambe straordinariamente lunghe, mentre gli occhi piccoli e profondi si incastrano sul diafano incarnato di un viso minuscolo, incorniciato dalla chioma raccolta nell’inconfondibile chignon che solo le donne dell’est Europa riescono a portare con indifferente eleganza nonostante l’estrema semplicità.
Una grande femminilità, si impone con la sua storia di rinunce e sacrifici, senza scadere tuttavia nel mito della danza come mondo crudele, fantomatica tomba dell’infanzia di infinite generazioni di bambine. La danza è una strada, una delle tante espressioni attraverso le quali si può raccontare la vita”

E un altro grazie speciale alla direzione del Teatro Arcimboldi, Marzia Ginocchio e Gianmario Longoni, che ancora una volta hanno dimostrato l’amore vero per l’arte, quando è vissuto con il cuore e l’entusiasmo.

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